Nel corso della trasmissione “Bordocampo – I Tempo”, in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Roberto De Fanti, agente: “Su Lukaku ho solo parole positive, è un giocatore non so perché spesso criticato, ha sempre fatto gol in tutte le squadre in cui ha giocato. Forse l’unica parentesi non estremamente brillante è stata con il Manchester United. Parliamo di un giocatore fondamentale, forse uno degli attaccanti più forti del campionato italiano. Su Osimhen posso fare le stesse osservazioni: sicuramente la clausola è veramente alta, ma se fosse il giocatore dell’anno dello scudetto del Napoli la varrebbe.”
Su Buongiorno: “Mi convince molto, penso che lui e Scalvini siano i due centrali difensivi più forti che ci sono in Italia. Le assicuro che anche qui in Inghilterra, quando si parla di mercato italiano, citano sempre Buongiorno e Scalvini. Sono due giocatori noti a livello internazionale e seguiti, posso solo parlarne bene.”
Su Osimhen in Premier League: “Penso che i club di Premier, insieme al PSG, siano gli unici che possono pagare questo tipo di cifra. Il Manchester City è già coperto in attacco, hanno Haaland che ha dimostrato il suo valore. Potrei dire che ci sono due o tre squadre che cercano una punta, ma che vadano su Osimhen questo non lo so. Sicuramente è un giocatore che anche qui in Inghilterra potrebbe dire la sua.”
Sulla Italia-Svizzera: “Fare dietrologia è sempre facile. Spalletti ha scelto in base a quello che ha visto negli allenamenti e si è sentito in quel momento più sicuro su Mancini, anche probabilmente per un fattore di esperienza.”
Sulla nazionale e su Spalletti: “Credo che Spalletti abbia dimostrato negli anni tutto il suo valore, ha fatto una cosa monumentale a Napoli. Gli do ragione quando dice che ha avuto poche partite per gestire questa nuova nazionale. Do ragione a Fabio Capello quando dice che bisogna vedere il problema a monte: il campionato di Serie A non è un campionato allenante a livello internazionale perché giocato sotto ritmo e infatti i nostri giocatori non avevano ritmo in quest’europeo. Secondo me, in ambito internazionale, la fisicità, l’atleticità e la velocità siano tre fattori necessari che purtroppo non vengono sviluppati nel nostro campionato. Potremmo anche discutere sui settori giovanili, sul perché non produciamo più un Totti piuttosto che un Baggio.”
Sui settori giovanili in Italia: “Se sei abbastanza bravo puoi giocare nonostante l’età. Credo che sia colpa anche degli allenatori italiani: già nei settori giovanili si pensa troppo al risultato, alla tattica, alle strategie difensive e non si lascia spazio al talento. Abbiamo giocatori nell’U17 e nell’U19 che hanno vinto eppure non vedono la Serie A neanche con il binocolo, devono essere mandati in Serie C con i premi di valorizzazione altrimenti non vengono presi e non trovano spazi per giocare. La FIGC deve cambiare i regolamenti e mettere questi giocatori nelle condizioni di potersi esprimere.”
Un giocatore da prendere dalla Premier: “Ti direi che c’è un giocatore molto forte di cui in pochi si sono interessati, è il fratello di Jude Bellingham, ovvero Jobe Bellingham. Gioca nel Sunderland ed è un classe 2005 straordinario. Tornando al discorso di prima, parliamo di un 2005 che ha già giocato più di 40 partite in Championship davanti a 50mila spettatori, questa è la differenza con l’Italia.”