Nel corso della trasmissione ‘Bordocampo – II Tempo’, condotta da Pierpaolo Matrone e Claudia Vivenzio e in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto l’ex preparatore dei portieri del Napoli Luciano Tarallo: “Meret verso il rinnovo? È ovvio che Conte l’abbia confermato perché è un grande allenatore nonché un visionario e vede in Meret un talento puro. È un giocatore che ha vinto lo scudetto ed è anche campione d’Europa. Tra l’altro è ancora giovane dal momento che la media dei portieri italiani è di 28 anni e mezzo mentre lui ne ha 27. Aggiungo che gli unici due italiani più forti di Alex, ossia Donnarumma e Vicario, giocano all’estero e non in Italia”.
Su Provedel: “Non è all’altezza di Meret. Sarebbe semplice per noi addetti ai lavori dire che Meret è superiore a Provedel perché Alex ha vinto e lui no, ma non bisogna confondere il successo con il talento. Noi analizziamo la coordinazione, la tecnica di tuffo, come cadere e rialzarsi rapidamente. Se vogliamo soffermarci su questi tre concetti principali, Meret è il migliore in Italia per tecnica, nessuno lo batte. Anche nella difesa della spazio è bravo”.
Sulle uscite: “Mancato coraggio nelle uscite? Dobbiamo sempre andare nel dettaglio. Per l’uscita alta vi è uno studio, dobbiamo parlare di variazione incrementale. Avete visto la finale Vicenza-Carrarese? Il Vicenza non è salito in Serie A per un cross nell’area del portiere, se ci fosse stato Meret l’avrebbero criticato ma quella invece è una palla su cui difficilmente un portiere può uscire. Ricordate anche Bari-Cagliari? Quell’errore lo fa Caprile, se proprio volete definirlo errore… noi invece la chiamiamo “scelta discutibile”. Il tifoso purtroppo vive ancora di luoghi comuni: “La palla spiove nell’area ed è del portiere!”, e invece è sbagliato perché quando parliamo di Serie A, il pallone viaggia a 120km/h su un cross, quindi siete proprio sicuri che un portiere debba uscire sempre?!”
Sul Napoli di Conte: “Il possesso palla non è una caratteristica preponderante nelle squadre di Conte, non lo consolidano molto. Basta vedere l’Inter, il Chelsea e il Tottenham: non sono mai state tra le top 5 per possesso. Lobotka consoliderà poco e dovrà verticalizzare tanto. Per quanto riguarda il lavoro di Meret sarà ancora di più agevolato e non sarà eccessivamente sollecitato nel gioco con i piedi”.