Nel corso della trasmissione “Bordocampo – I Tempo”, in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Marcello Altamura, giornalista: “Credo che l’affare Buongiorno si chiuderà sui 40 milioni, magari aggiungendo qualche bonus. L’affare è ben instradato, anche perché il calciatore vuole giocare con Antonio Conte. Bisogna aspettare un po’ quando si va a trattare con Cairo, ma penso che il presidente del Torino abbia preso atto della volontà del giocatore e non lo ostacolerà.”
Su Osimhen: “Questo è un mercato un po’ atipico per via degli europei, un po’ lento, quindi credo che più in là si smuoverà qualcosa per Osimhen. Tenere il giocatore a 10 milioni l’anno sarebbe un fardello economico gravosissimo per il Napoli, che tra Osimhen e Conte spenderebbe quasi 20 milioni lordi all’anno. Speriamo si trovi una soluzione per Osimhen anche per sbloccare la situazione di Lukaku, che ha già frenato la proposta del Milan proprio per la sua volontà di tornare a giocare con Conte.”
Su Hermoso: “Penso che in questo momento ci sia un po’ di freddezza da parte del Napoli, visto che ha quasi concluso per Rafa Marín e Buongiorno, e in più ha quasi tutto l’organico dell’anno scorso. Il giocatore ha offerte dalla Turchia e dall’Arabia Saudita e ovviamente ci sta pensando. Il Napoli potrebbe aspettare di cedere qualcuno per poi affondare il colpo, visto che si tratta di un parametro zero.”
Su Kvara: “Sono fiducioso per il rinnovo. Potrebbe essere un prolungamento di un altro anno del contratto con il patto, più o meno sancito, di sedersi a tavolino la prossima estate e rivalutare il tutto.”
Su Spinazzola: “Sicuramente Spinazzola come profilo tecnico è il perfetto braccetto in un 3-4-3 o in un 3-4-1-2, che è un po’ la filosofia tattica di Conte. Rimane il dubbio della condizione fisica, però è anche vero che il mister lo conosce bene, il Napoli non fa le coppe quindi gioca una volta a settimana. Se è in forma, il giocatore diventa un valore aggiunto. Si tratta comunque di un giocatore che è stato in nazionale, ha esperienza e qualità; prenderlo a parametro zero è un’ottima cosa.”
Sugli europei: “Io sono dell’idea che il ruolo di commissario tecnico della nazionale sia un ruolo un po’ particolare. Per me non deve fare l’allenatore ma il selezionatore, perché bisogna tenere conto di tante variabili. Spalletti ha l’attenuante che il materiale umano a disposizione della nazionale è quello che è. In questo momento storico l’Italia vale come una nazionale di seconda fascia e non ha giocatori in grado di fare la differenza. Però secondo me bisogna tornare a selezionare i giocatori, l’esempio più lampante è quello di Zaccagni, che ha dimostrato di essere in forma smagliante e sarebbe dovuto scendere in campo da titolare contro la Svizzera.”
Su Fagioli: “Si è capito che l’ha convocato perché gioca nella Juventus. Se avesse giocato nel Genoa, probabilmente non sarebbe stato convocato nemmeno nei quaranta.”