Durante la trasmissione Bordocampo – I Tempo, in onda su Radio Capri, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro e commentatore DAZN, per analizzare gli episodi arbitrali più discussi di Napoli-Juventus e fare il punto sul campionato.
Sul rigore per il Napoli:”In realtà è un episodio piuttosto semplice da leggere. Tanto per chiarire, non c’entra nulla con quanto successo in Milan-Roma tra Pisilli e Reijnders, perché si tratta di una dinamica completamente differente. La scivolata di Locatelli su McTominay è chiaramente finalizzata a prendere il pallone, ed è per questo che non c’è stata alcuna sanzione disciplinare: è stata una giocata genuina, ma sbagliata, dovuta all’abilità di McTominay, che ha toccato il pallone in modo da renderlo irraggiungibile per Locatelli. Il fallo è evidente, e il rigore è stato assegnato e valutato in pochi secondi, senza margini di discussione.”
Sui cartellini:”Sono totalmente in disaccordo con le critiche. Napoli-Juventus non è una partita come le altre: tutte le gare durano 90 minuti, ma in realtà sono tutte diverse. Questa è storicamente molto complicata, e a mio parere Chiffi ha arbitrato non bene, ma benissimo. Mi aspetto di vederlo domenica prossima in un’altra partita importante. È vero che mancano un paio di cartellini: uno su Di Lorenzo e uno, più evidente, su un giocatore della Juve. Gatti non andava ammonito: non lo si ammonisce perché è antipatico a qualcuno, ma solo se lo merita, e sabato non c’erano gli estremi per un cartellino. Per quanto mi riguarda, Chiffi è stato quasi perfetto e sta recuperando bene dopo un lungo stop per una tallonite.”
Sul tocco di mano di Gatti: “Il tocco di mano c’è sicuramente, ma non tutti i tocchi di mano sono punibili. Il regolamento è cambiato: prima si parlava di ‘falli di mano’, oggi si parla di ‘tocchi di mano’. Il braccio di Gatti era in una posizione naturalissima, e al momento del contatto stava guardando davanti a sé, probabilmente aspettandosi il pallone in quella direzione. Non ho avuto dubbi in diretta, e il check è durato pochissimo.”
Sul ruolo degli arbitri e il pregiudizio: “Il pregiudizio purtroppo sta diventando una nota comune. Molti pensano che il nostro lavoro finisca dopo i 90 minuti, ma in realtà prosegue anche dopo, con l’ascolto e l’analisi di ciò che è successo. A mio parere, è fondamentale sapere cosa pensano le persone al di fuori della nostra bolla.”
Sul campionato: “Al momento Napoli e Inter sembrano le due squadre candidate per lo scudetto, e molto si deciderà nello scontro diretto al Maradona. Tuttavia, voglio ricordare che l’Atalanta dà sempre il meglio nel girone di ritorno. Credo che ora stia attraversando un calo fisico, cosa che succede spesso alle squadre di Gasperini. Contro il Como, nel primo tempo, ha faticato molto, ma nel secondo tempo Gasperini – che ritengo un genio – ha stravolto la partita con due cambi. L’Atalanta ha dominato, anche se a livello fisico non è al massimo. Io terrei ancora in considerazione la squadra bergamasca.”