Ieri sera, allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, l’Hellas Verona ha compiuto un’impresa sorprendente, sconfiggendo il Napoli con un netto 3-0. Una vittoria convincente che ha messo in luce le difficoltà della squadra partenopea.
Un primo tempo sufficiente
Il Napoli ha disputato un primo tempo tutto sommato sufficiente, creando alcune occasioni senza però riuscire a concretizzarle. La difesa scaligera si è dimostrata solida e ben organizzata. Al 42’, i partenopei hanno costruito un’ottima azione che ha portato Lobotka a calciare un “rigore in movimento”, senza però trovare la rete. Solo tre minuti più tardi, Kvaratskhelia ha intercettato un retropassaggio dei gialloblù e si è lanciato verso la porta, ma Tchatchoua ha negato al pallone di entrare in rete. Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, un risultato che forse penalizza il Napoli più di quanto meriti.
Secondo tempo: Il Verona dilaga e il Napoli crolla
La ripresa ha segnato un cambiamento radicale. L’Hellas Verona è tornato in campo con un appiglio diverso, ha alzato la pressione ed la squadra di Conte è andata subito in difficoltà, al 50′ Livramento anticipa nettamente Jesus e insacca con un tocco preciso sorprendendo Alex Meret. Questo gol ha dato slancio agli scaligeri, trasmettendo energia e fiducia.
Non passa molto tempo che, al 74’, il Verona ha raddoppiato. Un contropiede ben orchestrato ha portato a un tiro potente di Mosquera, che ha nuovamente battuto Meret. La situazione si è fatta critica per il Napoli, che ha iniziato a cercare disperatamente una reazione disordinata.
Al 60’, i partenopei hanno trovato un’occasione per accorciare le distanze, ma Anguissa ha colpito la traversa, mancando così la possibilità di riaprire la partita.
Nel finale del match, al 94’, è arrivato il terzo gol del Verona, ancora ad opera di Mosquera.
Conclusione: Una lezione per il Napoli che ha rivisto i fantasmi dell’anno scorso.
Il risultato finale di 3-0 in favore dell’Hellas Verona ha dimostrato con un primo tempo attendista e un secondo tempo aggressivo di meritare la vittoria. Per il Napoli, invece, si tratta di un pesante campanello d’allarme, che evidenzia problemi da risolvere sia in attacco che in difesa. Le difficoltà già emerse la scorsa stagione, con una difesa vulnerabile e un attacco poco incisivo, sembrano ripresentarsi. Antonio Conte ha molto lavoro da fare sia sul campo sia sulla mentalità da inculcare alla squadra che alle prime difficoltà “si scioglie come neve al sole”; è solo la prima di campionato, ma il Napoli ha già perso i primi 3 punti.