Durante la trasmissione Bordocampo – I Tempo, in onda su Radio Capri, è intervenuto Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, che ha commentato diversi temi legati al calcio italiano.
Sul Torino: “La voglia del Torino non basta per vincere. Dobbiamo aspettarci una partita tra la prima del campionato, una delle tre squadre più in forma del momento, e una delle squadre più in crisi, nonostante la classifica non sia così negativa. Questo è dovuto soprattutto a un buon inizio di stagione, ma il Torino non vince da davvero tanto tempo. L’assenza di Zapata si è fatta sentire in modo fatale, e ora pesa anche quella di Buongiorno, che per me è uno dei migliori difensori italiani.”
Su Cairo e una possibile cessione del Torino:
“Io non ho informazioni precise su chi potrebbe acquistare il Torino. Sono stati fatti tanti nomi, ma nessuno di questi è legato alla Red Bull, e non ci sono state conferme concrete. Per questo, non mi sento di dire che ci sia un compratore vero e proprio. Non abbiamo trovato alcuna prova che il gruppo austriaco sia realmente interessato al Torino. Cairo, però, ha fatto un passo avanti, dichiarando apertamente di essere disposto a vendere. Non ha detto esplicitamente ‘vendo il Toro’, ma ha aperto a questa possibilità, cosa che in passato non era mai successa. Bisogna capire cosa intenda con ‘qualcuno di più ricco e più bravo’. Il rapporto tra il tifo granata e Cairo non è mai stato facile: oggi la contestazione non è violenta, ma è costante e coinvolge tutti i settori della tifoseria, non solo le frange più estreme.”
Sull’ipotesi Zirkzee-Osimhen: “È un’idea affascinante, ma si tratta di una trattativa molto complessa. A gennaio la vedo difficile. Non credo che il Galatasaray sia disposto a lasciar partire Osimhen, soprattutto a causa del grave infortunio di Icardi. Attualmente l’attaccante nigeriano è fondamentale per il club turco. Inoltre, l’accordo di prestito non prevede la possibilità di richiamare Osimhen a gennaio: fino al 30 giugno, la trattativa richiederebbe il consenso del Galatasaray. In estate, però, potrebbe diventare una possibilità più concreta.”
Su Fagioli: “È un’ipotesi di cui si è parlato. In queste settimane le squadre iniziano a muoversi in vista di gennaio, ma è difficile capire quali trattative siano davvero concrete. Al momento si lavora a 360 gradi: credo che una squadra interessata a un giocatore contatti numerosi club prima di restringere il campo a gennaio. Non posso aggiungere altro, se non che potrebbe essere una possibilità.”
Su Buongiorno: “È un ragazzo di una serietà esemplare e interpreterà la partita nel migliore dei modi. Certo, i sentimenti sono forti per lui: è nato e cresciuto nella stessa squadra. È una di quelle storie che il calcio moderno non ci permette più di vivere appieno. Nel calcio di una volta, Buongiorno non avrebbe mai lasciato il Torino, diventando una bandiera per tutta la carriera. Si parla molto di narrativa nel calcio di oggi, ma forse abbiamo bisogno di una narrativa diversa, più romantica e meno cinica, meno legata al denaro, per avvicinare più tifosi a questo sport.”