Durante la trasmissione Bordocampo – I Tempo, in onda su Radio Capri, è intervenuto Flavio Ognissanti, giornalista di Passione Fiorentina:
“Andiamo oltre il discorso della rosa corta: ieri la Fiorentina aveva letteralmente solo 12 giocatori di movimento disponibili, parlo di prima squadra. È vero che c’era Colpani, ma era infortunato e infatti ha giocato solo due minuti. Cataldi era in panchina ma non al 100%, mentre Moreno era l’unico disponibile, seppur l’ennesimo difensore, e poi c’era una valanga di giovani della Primavera. Siamo stati penalizzati dagli infortuni, oltre al fatto che i nuovi acquisti non potevano ancora scendere in campo. Quando abbiamo letto la formazione, avremmo tutti firmato per il pareggio.”
Su Palladino e la partita:
“Palladino ha scelto di giocare più con un 5-3-2 che con un 4-4-2, perché i tre difensori erano supportati da Dodô e Parisi molto larghi, ma che giocavano bassissimi. A centrocampo Mandragora e Richarlison nel mezzo, con Beltrán a fare da raccordo per Kean. È stata una partita incredibile: abbiamo aspettato l’Inter, abbiamo subito l’Inter, ma è stato tutto calcolato. Nel primo tempo abbiamo anche sprecato due occasioni da gol.”
Sulla Champions League:
“Parliamoci chiaro: la Fiorentina è quarta e, quando sei quarto a febbraio, non puoi tirarti indietro. È vero che le concorrenti sono Milan e Juve, che hanno rose molto più forti della nostra, ma possiamo giocarcela un po’ di più con la Lazio. Sei lì e, quando sei nel ballo, devi ballare. Resta il fatto che sarà dura.”
Su Comuzzo:
“Io sono uno di quelli che si sarebbe arrabbiato molto in caso di cessione di Comuzzo. Per un motivo semplice: a gennaio, le squadre che hanno ambizioni non vendono un titolare. Anche ieri Comuzzo ha fatto una grande prestazione: parliamo di un classe 2005. È vero che il Napoli ha messo sul piatto tanti soldi, ma a gennaio quei soldi non si reinvestono bene. Le squadre forti, a gennaio, i calciatori di livello non li vendono. Il Napoli ne è la dimostrazione: Garnacho non è arrivato perché non è facile portare certi giocatori via a gennaio.”
Sul Napoli:
“Secondo me il Napoli può ancora lottare per arrivare in fondo alla corsa Scudetto per una semplice ragione: Antonio Conte è fortissimo. Conte ti dà quello che spesso una rosa imperfetta ti toglie. Inoltre, il Napoli gioca una volta a settimana, quindi può gestire le forze con meno rotazioni. Mancano ormai 15 partite alla fine del campionato e può permettersi di far giocare sempre gli stessi 11. Indubbiamente il mercato di gennaio non è stato all’altezza, ma con Conte in panchina e una partita ogni sette giorni, secondo me si può superare questa lacuna.”
Su Inter-Fiorentina:
“Sarà una partita completamente diversa da quella di ieri, perché giocheranno calciatori diversi. Non so se Palladino potrà ripetere la strategia tattica di ieri, perché l’Inter l’avrà sicuramente studiata nei dettagli.”