Nel corso della trasmissione “Bordocampo – II Tempo”, condotta da Pierpaolo Matrone e Claudia Vivenzio, è intervenuto il giornalista de Il Corriere dello Sport Pasquale Salvione ai microfoni di Radiocapri: “Fino ad ora abbiamo visto solo il 30-40% di quello che potrà essere il nuovo Napoli. Credo che da Cagliari partirà il vero Napoli di Conte. L’allenatore però dovrà capire come sistemare ed alternare tutti i giocatori perché gli ultimi acquisti hanno un grande spessore. Avere McTominay e Gilmour potrebbe portare Conte, magari non nell’immediato, a trovare la soluzione migliore per far rendere al meglio il Napoli. Ipotizzando un cambio modulo, vediamo se Conte lo riterrà opportuno”.
Sull’eventuale cambio modulo: “Come spesso dice Conte o come dicevano Spalletti o Sarri, il blindarsi in un solo modulo è anche limitativo in un discorso. Si parla di posizioni in campo, di fase di costruzione e di fase difensiva. Credo che questo Napoli abbia la possibilità di giocare col 4-2-3-1 con McTominay dietro la prima punta, col 4-3-3 con McTominay e Anguissa ai lati di Lobotka o Gilmour ed a gara in corso potrebbe provare anche un 4-2-4 con Raspadori dietro Lukaku. Le possibilità di Conte con questi giocatori sono diverse. Ovviamente c’è bisogno di tempo e c’è bisogno di passare ad una difesa a quattro, anche perché io credo che giocando con tre uomini a centrocampo il Napoli ne possa beneficiare”.
Sui 20 anni di De Laurentiis: “Lo Scudetto è stata la ciliegina sulla torta dell’era De Laurentiis. Ha avuto ragione nel gestire il club e gli va riconosciuto che, mai come quest’anno, ha tirato fuori i soldi… e sappiamo che i tifosi gli hanno sempre un po’ rimproverato questo. Quest’anno invece ha fatto investimenti senza avere certezza di rientrarci e in 20 anni è successo poche volte. Forse il precedente è quando ai tempi di Benitez arrivarono Higuain, Callejon, Albiol ma anche lì ci fu la cessione di Cavani. Questa volta invece Osimhen non è stato neanche ceduto. Dunque è un passaggio cruciale, dopo 20 anni di gestione volta alla tutela e al bilancio in ordine, gestione rivelatasi una grande forza”.