Il 4 gennaio 2025 segna dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele.
Artista straordinario, simbolo della musica italiana e rappresentante di Napoli nel mondo.
Ha lasciato un vuoto enorme, stroncato da un infarto a soli 59 anni, ma la sua musica e il suo ricordo non hanno mai smesso di emozionare, infatti il suo vastissimo repertorio resta nel cuore di tutti.
La recente pubblicazione di “Again” testimonia quanto la sua voce e la sua arte siano sempre vive, e la notizia di materiale inedito rafforza la speranza di nuove emozioni legate alla sua figura.
I figli promettono ulteriori sorprese e novità, questo annuncio rassicura i fan,
Il 19 marzo 2025 sarà un giorno speciale: il giorno in cui Pino avrebbe compiuto 70 anni.
Napoli, da sempre al centro della sua ispirazione, si prepara a celebrare questo importante anniversario con una grande festa e tanti eventi in onore di un artista indimenticabile.
Molti artisti, nel corso degli anni, hanno parlato, raccontato e cantato Pino Daniele, lasciando una traccia indelebile nella memoria di tutti.
Pino è un po’ l’Eduardo della canzone, un musicista che riesce a tirare fuori napoletanità e sentimento senza cadere nel folklore o nel partenopeo a tutti i costi. (Massimo Troisi)
È vostro, ma è anche molto mio e di chi ama la musica, oserei dire, aristocratica. La musica fatta con serietà e rispetto. E con una qualità, con un talento purissimo e raro. Insostituibile. Onore a Pino Daniele. (Mina)
Con Pino mi accadeva un fenomeno inspiegabile, dopo qualche minuto che stavo con lui mi veniva un accento un po’ napoletano. Sul serio, se ci passavo una giornata poi a fine cena mi ritrovavo a usare espressioni tipo “uè” o perfino “guagliò”. Era un influsso che lui aveva, pinodanielizzava l’atmosfera. Lo faceva con la musica ma se ci penso bene lo faceva proprio con tutto se stesso che era tutto un se stesso fatto solo di musica.(Jovanotti)
È stato capace di evocare la grande varietà di umori, di atmosfere e di stili di una Napoli che nessuno aveva colto prima di lui. (Mario Luzzatto Fegiz)
Ha attinto ai generi musicali e alle sonorità più disparate, però poi ha composto canzoni che sono le più napoletane in assoluto, con una fortissima identità. (Massimiliano Gallo)
Pino stava al quartiere Sanità, più soul del Vomero, dove vivevo io. Un po’ più piccolo di me, lo incrociavo per le scale di casa mia. Io salivo, lui scendeva, un ragazzo con una gran massa di capelli neri. Andava a suonare con mia sorella. Un paio di mesi prima che morisse mi invitò a un suo concerto a Napoli. Ero contento di riabbracciarlo dopo tanti anni. Una persona piena di entusiasmo e progetti. Dietro le quinte mi confessò che voleva ricreare il Neapolitan Power. (Alan Sorrenti)
Queste parole non solo celebrano Pino Daniele, ma testimoniano l’impronta duratura che ha lasciato nella musica e nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.