Giancarlo Padovan, giornalista, è intervenuto nel corso di ‘Bordocampo – II Tempo’, trasmissione condotta da Pierpaolo Matrone e Claudia Vivenzio, in onda sulle frequenze di Radio Capri: “Io farei cassa e venderei quasi tutti. Questi uomini hanno fallito miseramente la stagione post-Scudetto e l’hanno fatto per responsabilità personali, oltre a quelle riconducibili all’allenatore. Non hanno dimostrato nessun attaccamento alla maglia e nessun rispetto per il pubblico, quindi io sarei per una cessione quasi totale. Terrei 3-4 giocatori, quelli che il prossimo allenatore riterrà fondamentali, e il resto venderei tutti.
Kvaratskhelia, ad esempio, è stata la delusione più chiara della stagione, non ha reso con nessuno dei tre allenatori. Non ha attenuanti. Osimhen ha giocato per se stesso, per essere ceduto al miglior offerente. Sono calciatori che non hanno anima e che sono andati bene soltanto perché c’era Spalletti, la vera anima dello Scudetto. Di Lorenzo lo terrei perché è capitano e mi sembra una persona seria e responsabile. Terrei anche il portiere, Meret, che so che a Napoli viene tanto criticato ma non capisco il perché, evidentemente capisco poco di calcio. Terrei sicuramente anche Lobotka, perché trovare un metronomo di centrocampo è difficile. Terrei Anguissa perché ultimamente si è visto qualche sprazzo del vecchio Anguissa. Terrei anche Politano e poi per il resto andrei a fare le valutazioni del caso.
Manna? Se il presidente lo lascia lavorare può essere l’uomo giusto. Il problema del Napoli non sono né i napoletani né la piazza esigente, il problema è De Laurentiis. Il presidente deve lasciar lavorare le persone che sceglie e che paga. Poi alla fine della stagione, se non è soddisfatto, può mandarle via. Ma intanto le lasci lavorare. Il profilo di Manna è quello giusto per una rifondazione perché è un allievo di Giuntoli, perché va a pescare i profili che costano poco e possono essere valorizzati, perché è competente. Si tratta di un dirigente già fatto e compiuto, che può lavorare tranquillamente nel Napoli e soprattutto in un Napoli che deve ricominciare quasi da zero.
Conte? Credo alle voci su Conte e lo prenderei subito. Non è vero che Conte costa tanto, questa è una scusa. Conte ha un problema di carattere famigliare nel venire a Napoli perché non riesce a portare la famiglia, quindi Napoli equivale a Londra. Lui non vuole andare più lontano da casa. E’ questo il problema, Conte ha perché ha rimesso al centro della sua vita alcuni valori. Ma lui è da Napoli, è il profilo giusto per rifondare. Secondo me l’aspetto famigliare è un aspetto insormontabile, poi mi auguro di sbagliarmi perché vorrei vedere Conte da qualche parte: al Napoli, al Milan, alla Juventus. Ma vorrei vederlo perché così dimostrerebbe che l’allenatore oggigiorno conta ancora parecchio, a differenza di quello che dicono alcuni.
Un altro che prenderei è Gasperini, che per molti aspetti è un personaggio detestabile, odiato dagli stessi calciatori, ma proprio da quei calciatori tira fuori il meglio. Io prenderei uno dei due, Italiano e Pioli sono ripieghi. Cos’ha fatto Pioli al Milan? Ha vinto uno Scudetto che gli ha regalato all’Inter, poi ha fatto un quinto posto e quest’anno ha perso sei derby. E mettiamoci anche 15-20 infortuni muscolari”.