Massimo Giletti: “L’Italia è immobile, la politica non ha visione e i giovani non hanno futuro”

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Nel corso della terza giornata di LetExpo 2025, Massimo Giletti è intervenuto esprimendo forte preoccupazione per il futuro dell’Italia, soffermandosi in particolare sulla politica e sulle opportunità per i giovani.

“L’Italia è un Paese immobile, che si regge solo grazie ai piccoli e medi imprenditori, che con coraggio e determinazione vanno avanti nonostante le difficoltà”

Il problema, secondo Giletti, è che la classe politica attuale è scarsa e priva di visione.

“La politica non dovrebbe guardare a ieri o a oggi, ma a dopodomani. Invece, noi italiani non sappiamo mai cosa accadrà nel futuro”

Giletti ha poi sottolineato come la politica sia lenta e priva di pianificazione, aspetto che contribuisce all’incertezza generale nel Paese.

“Nei momenti di crisi i più bravi emergono, bisogna lavorare, studiare e migliorare se stessi, indipendentemente dalle opportunità che offre il contesto in cui si vive”

Tuttavia, il suo sguardo sul futuro dell’Italia non è ottimistico:

“Purtroppo non vedo grandi prospettive per i giovani italiani. Se dovessi dare un consiglio a mio nipote, gli direi di andare all’estero e fare esperienza lì”.

Infine, Giletti ha lanciato un monito sulla crisi della manifattura italiana, collegandola alla mancanza di investimenti nel settore: “L’Italia sembra ormai diventata un hub cinese, mentre la nostra industria è in crisi e non si investe più in questo ambito”.

Un intervento diretto e senza mezzi termini, in linea con la sua idea di giornalismo: “Io sono per la linea della verità”, ha concluso.

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